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In 84 anni di onorata partnership con i Giochi Olimpici, Coca-Cola – la bevanda analcolica più famosa al mondo – si presenta all’appuntamento con le Olimpiadi di Londra 2012 con Move to the Beat: una campagna globale con un programma ampio e integrato.

Web e social media, star internazionali della musica e attività di storytelling sono solo alcuni degli ingredienti alla base del successo di una campagna svelata nell’estate del 2011 e che, a un anno dalle Olimpiadi 2012, ha coinvolto gli adolescenti a partecipare ad un evento musicale. Durante il concerto al pubblico è stato permesso di scattare e condividere fotografie per favorire la produzione di contenuti user generated. L’evento è stato poi sfruttato per la produzione di videoclip ufficiali per la campagna.

In febbraio Coca-Cola ha caricato uno dei quattro spot di 30 e 60 secondi su youtube e, ad oggi, registra 161909 visualizzazioni.
Come racconta Adv di Marzo gli spot della campagna Move to the Beat fanno parte di un programma che prevede, inoltre, display nei punti vendita, affissioni, programmi esperienziali e iniziative mobile e digitali. L’inno che compare nella pubblicità televisiva uscirà invece a Maggio.
Coca-Cola ha inoltre dedicato a Move to the Beat una sezione del sito web aziendale  aggiornata regolarmente (visitate il blog delle mamme orgogliose dei figli coinvolti nell’organizzazione delle Olimpiadi), ed è attivissima su FB.

La campagna sembrerebbe una macchina perfetta, ma dopo pochi giorni dal lancio è esplosa la polemica innescata dall’Academy of Medical Royal Colleges –  l’associazione dei medici inglesi – che chiedono al  Governo di impegnarsi in una dura lotta contro l’obesità.

Si prevedono ricadute sulla reputation di giganti del fast food come Coca-Cola e MC Donald’s?

La notizia è rimbalzata sui media internazionali e Denis Campbell e Daniel Boffey del Guardian sottolineano, tra le varie richieste dell’associazione dei medici, la proposta di vietare per aziende come Coca-Cola o MC Donald’s la sponsorizzazione di eventi sportivi come le Olimpiadi.
La partita è aperta.

 

 

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