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Carlo Cracco, Masterchef di educazione ed esperto dei Media

“Questo è il prezzo della fama”, avrà pensato strategicamente il cuoco a due stelle, Carlo Cracco, quando lo scorso giovedì è stato bacchettato da due clienti scontenti del proprio pasto, dopo aver mangiato nel suo ristorante in via Victor Hugo a Milano. Secondo Repubblica, infatti, “infastiditi dal servizio, a loro dire frettoloso e scortese, e dalla qualità di un piatto di pesce e di un risotto ai gamberi” due coppie di commensali hanno chiesto di poter parlare con il famoso chef, per chiarire le ragioni delle loro lamentele. Il cuoco, invece che sottrarsi al confronto, si è dimostrato disponibile ad ascoltare le critiche e, al termine del colloquio, ha offerto la cena ai quattro commensali, congedandoli con un biglietto autografato di scuse, pubblicato sul sito di Repubblica.it: “Con le più sentite scuse, Cracco”. Interrogato sulla vicenda, lo chef più in vista del momento, ha ammesso con diplomazia l’infortunio: “Cose che possono capitare, il cliente ha sempre ragione. I piatti mi sembravano buoni, in cucina siamo in tre ad assaggiarli, qualcosa ci sarà sfuggito. Sul servizio non saprei dire, se non che gli altri 60 clienti non se ne sono lamentati, ma è certo che dovrebbe essere tutto perfetto. Non è una cosa che fa piacere, ho invitato quei clienti a tornare a trovarci”. Episodio che pur se ambiguo (chi avrà inviato il biglietto autografato alla redazione di Repubblica?) impatterà in modo positivo sullo storytelling del famoso ristorante di via Victor Hugo e sulla reputazione di Carlo Cracco che, grazie ad una gestione veloce e puntuale delle lamentele dei clienti, ha evitato una possibile crisis. Del resto, accettare positivamente le critiche non è da tutti gli chef stellati.
Ricordate ad esempio la vicenda del cuoco Andrea Brambilla del Ristorante Giannino? Lo scorso ottobre, dopo una recensione non gradita, ha apostrofato la blogger- critica, nonché autrice dell’articolo, con un invito ad “indossare un preservativo sulla lingua”. Toni diversi e sicuramente meno lungimiranti che, al contrario della gestione della crisis da parte di Cracco, hanno accelerato la portata mediatica dell’incidente, macchiando la reputazione di Andrea Brambilla.

Cracco, invece, forte della propria esperienza televisiva con Masterchef, si è dimostrato perfettamente all’altezza degli avvenimenti e un abile conoscitore dei meccanismi dei media: per un personaggio noto, infatti, tutto è amplificato e ingigantito, lo scoop e i detrattori sono dietro l’angolo e, ogni piccolo incidente, rischia di trasformarsi in un pericoloso boomerang. Del resto, questo per lo chef italiano è un momento d’oro e il cuoco non può permettersi errori. Cracco, infatti, dopo aver padroneggiato alla perfezione il palco dell’Ariston e aver registrato ascolti stellari con la seconda stagione di Masterchef, è in uscita con un libro, ed ha in progetto di aprire un ristorante low cost a Milano. La fama va custodita, coltivata e alimentata … e questo Cracco lo sa bene.

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