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Gli Emirati Arabi battono a colpi di social l’EXPO 2015

Ormai si sa, l’EXPO 2015, evento di livello mondiale, è sicuramente il più atteso dell’anno prossimo. A contraddistinguere questa esposizione universale rispetto agli anni precedenti saranno sicuramente il target dei giovani e la sua vita “social”, o almeno è quello che ci si aspetta. A meno di un anno di distanza dall’inizio di questo evento i canali social dedicati sono già stati avviati, da Twitter a Pinterest l’EXPO ha iniziato ad affermare la sua presenza sul web. Fino a qui niente di sorprendente; quello che lascia invece un po’ sorpresi è che i canali social dell’EXPO 2015 sono già stati superati sui basics dell’attività di engagement dall’EXPO del 2020, a cui mancano “solo” 6 anni.

Facendo un primo paragone si vede subito il netto distacco tra i due canali principali, su Facebook l’EXPO 2015 conta più di 66 mila fan mentre l’EXPO 2020 già ne conta più di 1 milione. Su Twitter si trova una situazione simile, l’evento che si terrà a Dubai ha più di 144 mila follower mentre l’esposizione dell’anno prossimo ne ha solo 42 mila. Una situazione abbastanza insolita considerando che l’evento italiano inizierà fra meno di anno, va detto però che a livello di attività e coinvolgimento lo scenario cambia un pò. Per quanto riguarda l’attività su Twitter, ad oggi l’EXPO 2015 ha cinguettato più di 11 mila volte con una media di 33 tweet al giorno, mentre quello del 2020 conta 5 mila cinguettii con una media di 5 tweet al giorno. Bisogna però dire che l’evento italiano ha una media di retweet del 50.8%, dimostrando un alto tasso di interesse da parte dei suoi “seguaci”ma allora perché così poco reach con tanto coinvolgimento? A lasciare ugualmente stupiti è un sondaggio dell’Università Bicocca, che scopre che solo un giovane su quattro è veramente interessato all’evento, e sempre solo uno quattro è al corrente della location in cui si terrà l’EXPO. Non la risposta che ci si aspetta dal target principale dell’evento.

Gli account EXPO 2020 hanno il vantaggio della doppia lingua e comunicando sia in arabo che inglese si riesce a raggiungere un numero più elevato di utenti rispetto alla coppia italiano inglese. Ma la per ora deludente situazione social non si può attribuire solo a una differenza di linguaggio, sicuramente in gioco entra anche la capacità di storytelling e di coinvolgere di chi gestisce gli account. Forse, una parte della “colpa” va anche alla mancata notorietà ed influenza degli account social dell’EXPO 2015. Rossella Citterio, direttore della comunicazione di Expo 2015, ha recentemente confermato che presto partiranno diverse iniziate “social” in grado di valorizzare la manifestazione e grazie a cui il team Social Media Expo, dedicato alla gestione dei canali digitali, riuscirà nel delicato compito di gestione della reputazione e della brand awarness digital di questo importante appuntamento.

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