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L’ingegnere delle idee

In questi giorni negli Stati Uniti sta spopolando un saggio del giornalista Jonah Lehrer (“Imagine: How Creativity Works”; ed. Houghton Mifflin Harcourt) sulle aziende più creative degli ultimi anni.
Lehrer ha dedicato l’introduzione a Continuum, azienda fondata nel 1983 dall’italiano Gianfranco Zaccai e da tempo caso di studio nel mondo accademico.Nel corso degli anni Zaccai si è costruito una reputazione di imprenditore innovatore per la capacità di ideare prodotti e servizi partendo dall’osservazione e dall’esperienza diretta del comportamento dei consumatori, convinto che solo in questo modo si possa garantire la migliore esperienza in assoluto.
Grazie a questo approccio l’azienda è stata in grado nel 1998 di supportare P&G nella realizzazione del panno Swiffer, partendo dalla semplice osservazione di un team di persone impegnate nei lavori domestici o quando, per aiutare un’azienda del settore health-care intenzionata a progettare l’arredo sanitario, Zaccai si è finto paziente, riproducendo una stanza d’ospedale nel proprio studio.
Il WSJ le ha dedicato, lo scorso settembre, un articolo entusiastico e Confindustria, in un viaggio di studio per imprenditori senior e rappresentanti di istituzioni regionali, ha inserito Continuum tra le tappe d’obbligo. All’Italia resta la magra consolazione di essere stato un Paese incubatore di un talento, anche se poi fuggito oltreoceano…

 

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