Not

Il Wall Street Journal e il fenomeno delle mamme blogger: da informazione a frullato di “viralemotion”

Gaffe “virale” per il Wall Street Journal, uno dei quotidiani più autorevoli e di maggiore diffusione negli Stati Uniti che, “cadendo nella trappola” dello stereotipo di genere, ha perso un’importante occasione per dimostrare le proprie larghe vedute.
L’oggetto del contendere è un articolo scritto da una giornalista della redazione del quotidiano, Katherine Rosman, che parlando dei numerosi Festival e ritrovi per le mamme blogger che negli ultimi anni stanno imperversando negli Stati Uniti, ha descritto le figure di queste professioniste del Web, come donne devote alla famiglia che raramente possono permettersi di allontanarsi dai propri figli per concedersi business trip o svaghi. Insomma, un modello di donna perfettamente rientrante nello stereotipo dell’angelo del focolare, che sacrifica se stessa e la propria professionalità per la famiglia.

La reazione delle numerose mamme blogger, dell’opinione pubblica e dei media e non si è fatta attendere, dando vita a un tam tam virale, che di certo non impatterà in modo positivo sulla web reputation del Wall Street Journal. Del resto, è inutile negare che l’attenzione dei media riservata al mondo delle donne e ancor più al dibattito sul gender gap è altissima. Recentemente, infatti, sono stati diversi i casi di professionisti autorevoli come la ex “princetoniana” Susan Patton o la leggenda automobilista inglese Stirling Moss, che hanno visto seriamente compromessa la propria reputazione dopo aver trattato con eccessiva leggerezza un tema sensibile e insidioso come quello della pari opportunità. Tra l’altro, per il Wall Street Journal, il rischio di aver innescato un pericolosissimo effetto boomerang è particolarmente alto, considerando che, oltre alla community di riferimento, l’articolo è stato ampiamente criticato anche dalle stesse mamme blogger intervistate che, a quanto pare, sembrerebbero essere state fraintese dalla giornalista.

Inutile negare che quello delle mamme blogger è un vero e proprio fenomeno, guardato con interesse da numerosi brand (date un’occhiata alle recenti iniziative di Dove e di Whirlpool negli Stati Uniti), dall’editoria, dal cinema e dalle Università. In Italia, ad esempio, il Corriere.it, ha lanciato pochi giorni fa una web series per raccontare con leggerezza e ironia, e con un pizzico di strategia e lungimiranza, la vita quotidiana delle donne con figli. Iniziative indubbiamente accattivanti  e “sul pezzo” che però, proprio perché toccano temi sensibili come il ruolo e l’immagine delle donne nella società, potrebbero aprire numerosi fronti critici per l’azienda … i brand interessati sono avvisati …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Altro... Casa Bianca, comunicato stampa, comunicazione, Donald Trump, Exxon, ExxonMobil Corporation, Marziale, plagio, PR, PR staff, reputazione, Rex Tillerson, US
Fedez contro le fake news dei giornalisti, risponde a Concita de Gregorio su Facebook
Fedez discute con Concita De Gregorio di giornalisti e fake news. #storytelling di una reputazione da 800 mila click

“Dovrebbero andare a lavorare in miniera”. Se partisse un toto-scommesse su chi possa aver detto...

A San Valentino polemiche per le promozioni Keyaku e Media World per la festa degli innamorati

Per la gioia dei single di tutto il mondo, San Valentino è arrivato e con...

Budweiser boicottata per lo spot contro Donald Trump
Alla rete la sentenza sullo spot di Budweiser per il Super Bowl, e intanto scatta il boicottaggio del brand che sfida Trump

Super Bowl o super boycott? All’azienda produttrice di birra Budweiser sono bastati 60 secondi di...

Chiudi