Hot

La Nike corre con Michelle Obama

Prosegue l’impegno di Michelle Obama a favore della lotta contro l’obesità infantile negli Stati Uniti. E, da alcuni giorni, la First Lady americana potrà contare anche sull’ingente sostegno del principale produttore di abbigliamento sportivo, la Nike, che nei prossimi cinque anni investirà oltre 38 milioni di euro nel programma Let’s Move! Active Schools. Una partnership strategica che non potrà che impattare positivamente sulla reputazione dell’azienda sportiva che, nel corso degli anni, ha sempre investito in campagne di sensibilizzazione e in attività PR per sostenere numerosi programmi di educazione, prevenzione e assistenza. L’accordo è stato ufficializzato il 28 febbraio con uno statement, pubblicato sul portale della Casa Bianca, e con una conferenza stampa di presentazione a Chicago, alla presenza di oltre 6.000 alunni americani e di alcuni dei più quotati atleti della scuderia Nike: Serena Williams, Bo Jackson, Allyson Felix, Gabby Douglas, Paul Rodriguez, Ashton Eaton e Colin Kaepernick. Sono lontanissime oramai le campagne di boycott verso il colosso sportivo accusato, una quindicina di anni orsono, di sfruttare il lavoro minorile nei paesi del sud est asiatico. Anzi, per la più fatidica delle leggi del contrappasso, Nike investe focalizzandosi proprio sulle nuove generazioni, che d’altronde sono uno dei suoi core target su scala globale. L’iniziativa, sostenuta con fondi pubblici e privati, punta a coinvolgere 50.000 scuole del Paese nei prossimi anni, con l’obiettivo di garantire almeno un’ora al giorno in attività fisica. La campagna di sensibilizzazione prevede anche un portale web letsmoveschools.org dove le scuole interessate potranno aderire. Accordo smart per il produttore di abbigliamento sportivo, considerando l’attenzione mediatica internazionale nei confronti delle attività di Michelle Obama.

Digitando la key word “Michelle Obama obesity” su Google appaiono oltre 26 milioni di risultati e le apparizioni sui media della moglie del Presidente degli Stati Uniti non sono mai casuali. Michelle Obama, per creare awareness intorno alle proprie attività, appare nei talk show e nei salotti TV più seguiti negli Stati Uniti, prestandosi a sketch e situazioni comiche inusuali e non convenzionali per una First Lady. Ogni apparizione pubblica è orchestrata da un team di consulenti di comunicazione, attenti a ricavare una foto notizia da ogni immagine scattata, con un occhio di riguardo alle potenzialità digital e virali di ogni scatto o filmato. Ad esempio, il ballo che mima le mosse della perfetta mamma americana, recitato insieme al conduttore TV del programma Last Night, ha generato oltre 200 milioni di click su Youtube … Tool digital straordinario per contribuire alla diffusione della campagna Let’s Move!.

Tornando all’azienda di abbigliamento sportiva, non pensate che questa partnership possa essere utilizzata anche in chiave PR per sgonfiare le polemiche che hanno investito la Nike dopo le vicende giudiziarie di Oscar Pistorius? L’azienda è infatti stata costretta a ritirare gli spot dell’atleta in Sudafrica che recitavano “Sono la pallottola in canna” …

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Altro... aspetti di reputazione, crollo in Borsa, data, LinkedIn, peace, Privacy, reputazione, sicurezza, social media, social network, strategia di recovery, twitter
Il Guardian, Facebook e l’accusa di manipolare i trending topics

Sebbene non sia disponibile in italiano, Trending è una sezione di Facebook che permette agli...

convivio-680x366
Per Convivio “L’Aids è di moda”. Provocazione o reputazione?

E’ questo il tanto discusso claim della nuova campagna scelta da Convivio per promuovere la...

La reputazione di Johnson & Johnson si decide in tribunale?

La sentenza è stata emessa, di nuovo: Johnson & Johnson dovrà pagare 55 milioni di...

Chiudi